Donato Nardecchia è un picaro metropolitano, precario forever, alla vigilia dell'avvento dell'Euro. Avere a che fare continuamente col Brutto, è questo che lo sfianca. Nella civiltà che genera depressione, e nel furioso piattume che dilaga, riconoscere lo Stile è la sua evasione preferita. Riconoscerlo negli altri, nelle azioni, nei gesti. Senza arte né parte, buffo, leale, appassionato e perfido, Donato si barcamena facendo il fonico in un teatro sfollagente, l'autista di una ex bomba del sesso, e il galoppino di un lurido politico da serie C. L'unica attività che lo gratifica, molto nell'anima e poco nel portafoglio, è scrivere articoli per un agonizzante settimanale di satira, fino a quando la nemesi e la vendetta lo coinvolgeranno in eventi che vanno dal torbido al ridicolo, e che hanno per protagonisti personaggi come il Colonnello, Giannina la Santa, Pannolone, Badrona, Macario & Vannelli, Aldo Cinturato, Teresa la Barbona, Tony Milito, Felice Uccello Medicato, la schiava Petra, and so on.