Nove racconti di luce e di azzardo, senza tempo, leggibili quaranta anni fa o tra mezzo secolo e più. Il contrario dell'usa-e-getta, cime di rape tempestose, andare avanti tornando a. Un autore che dà valore alla forma solo se è di parmigiano.
"Ficcante, spassoso, profondo e mai banale. Gino Nardella scrive delle miserie e sciagure quotidiane con una luce di ottimismo che, seppur flebile, rimane sempre accesa."(Dersu)
"Un insieme di riflessioni acuto e disincantato. Semplicemente straordinaria la capacità di creare situazioni in cui descrivere il nostro vivere quotidiano." (Ganz Giovanni)
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